L’acquisto di una piscina è sempre stata prerogativa di pochi, per i costi di installazione e di manutenzione. Per questo sono nate le piscine “fuori terra”, affinché un maggior numero di famiglie possano usufruire, per un determinato tempo, di un piccolo angolo di relax all’interno del proprio giardino.
È indubbio dire che i costi di installazione sono notevolmente ridotti: le piscine fuori terra non necessitano di scavi, ma hanno bisogno di un livellamento del terreno in caso di pendenza.
Inoltre sono l’ideale per chi possiede un giardino piccolo e per chi desidera smontare la piscina al termine dell’estate.
Altra variabile da non sottovalutare è che non hanno bisogno di concessioni edilizie né sono soggette a tasse.
Le piscine fuori terra gonfiabili: tipologie, pro e contro
Esistono due tipologie di piscine gonfiabili: quella in PVC e il gommone.
Le piscine in PVC gonfiabili possono essere montate e smontate facilmente, il tutto a prezzi più che accessibili.
La struttura è resistente ma leggera, in modo da garantire la giusta resistenza ai carichi d’acqua e al divertimento. Queste piscine o sono totalmente gonfiabili (per le versioni piccole) o con un bordo a forma di anello gonfiabile (per quelle più grandi). Gli svantaggi che si possono avere sono legati al materiale della piscina, perché può facilmente bucarsi o strapparsi; inoltre bisogna tener conto dell’efficienza del sistema di filtraggio: se si disponde di una piscina di ampie dimensioni è impossibile pensare di cambiare l’acqua ogni giorno, per questo le piscine devono disporre di un sistema costituito da pompe e canali che mantengono in movimento l’acqua affinché essa scorra verso gli appositi filtri, ripulendola.
La piscina a gommone, invece, è ideale per il divertimento dei bambini, soprattutto grazie alla sua morbidezza e alla struttura. Non necessita di nessuna struttura metallica, per cui si smonta e rimonta in un batter d’occhio. La forma arrotondata permette a chi la utilizza un piacevole relax a bordo piscina.
L’unico svantaggio è che queste piscine sono soggette al deterioramento se non si fa attenzione al luogo di stoccaggio una volta finita la stagione; non bisogna esporle per lungo tempo a certi fattori ambientali che possono provocare l’usura dei materiali.
