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La manutenzione delle piscine
Avere una piscina in giardino è sicuramente il sogno di molte persone. Oggi, grazie ai diversi modelli fuori terra, è possibile acquistare piscine di forme e dimensioni differenti, da scegliere a seconda degli spazi e delle proprie esigenze. Tuttavia, avere una piscina significa anche saper effettuare una manutenzione completa che, a seconda dei casi, può essere quotidiana, settimanale, mensile o stagionale. Va quindi sottolineato che, indipendentemente dalle forme e dalle dimensioni, un trattamento della piscina è obbligatorio per garantire non solo la corretta pulizia, ma anche per assicurare il giusto ph alla piscina stessa, per garantirsi contro la formazione di alghe e, soprattutto, per avere la certezza di un corretto contenuto di cloro.
I principali valori e parametri da monitorare
Avere una piscina significa fare molta attenzione ad una serie di parametri e ai loro valori: il contenuto in cloro e il ph delle acque sono i più noti, ma non gli unici.
Il cloro nelle piscine
Il cloro per piscina viene venduto sotto forma di pastiglie o in polvere. A seconda delle dimensioni della piscina e delle preferenze personali si può optare per un tipo o per l’altro tenendo conto che hanno caratteristiche di dissoluzione differente e pertanto vanno utilizzati in maniera diversa. Il cloro per piscine in pastiglie permette la clorazione per un periodo variabile tra i 7 e i 10 giorni, a seconda del tipo di cloro e anche delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua.
Va inoltre specificato che il cloro va inserito in acqua ad inizio stagione e anche in quantità più elevate della norma. Se da un lato, infatti, il troppo cloro in piscina fa male durante l’utilizzo della vasca, esso rappresenta invece una necessità quando la piscina viene utilizzata dopo molto tempo di inattività. Per questo motivo si utilizza un trattamento dell’acqua della piscina, detto superclorazione, fondamentale e necessario per garantire la corretta igiene e pulizia all’acqua della piscina stessa. La superclorazione può essere effettuata anche in fase di utilizzo, soprattutto a seguito di eventuale formazione di alghe. In questo caso, è consigliabile evitare il bagno per qualche giorno, fino a che le concentrazioni di cloro non siano tornate alla normalità, così come un eventuale ph della piscina che può essere troppo basso a causa del cloro in eccesso.
Il ph nelle piscine
Il valore ideale del ph della piscina deve essere compreso tra 7.2 e 7.4: valori più bassi potrebbero portare alla corrosione di eventuali elementi metallici mentre valori maggiori porterebbero a un ph della piscina troppo alto, condizione ideale per lo sviluppo delle alghe, della flora batterica e di possibili incrostazioni calcaree. Va sottolineato che piccoli scostamenti dal ph non sono dannosi alla pelle, tuttavia è fondamentale avere un misuratore di ph per l’acqua per avere la certezza che esso sia nell’intervallo consigliato. In questo modo, infatti, si ha la sicurezza di una maggiore igiene e pulizia e, soprattutto, non si deve combattere contro la continua formazione di calcaree che tenderebbe a opacizzare le acque della piscina stessa.
L’anti-alghe
Se la presenza o l’assenza di cloro e il ph non sono parametri facilmente riconoscibili ad occhio nudo, il proliferare delle alghe, invece, è ben visibile. Per questo motivo ogni primavera, quando si rimette in attività la piscina, è fondamentale provvedere ad un trattamento anti-alghe per la piscina. Le alghe tendono a formarsi più facilmente quando le acque della piscina presentano alcune caratteristiche specifiche quali, ad esempio, una temperatura troppo elevata, un ph alto o una quantità di cloro non abbastanza sufficiente. Per questo motivo, oltre ad utilizzare un anti-alghe per piscine, è sempre fondamentale controllare ed eventualmente abbassare il ph dell’acqua e, naturalmente, tenere sempre sotto controllo il cloro in piscina, in modo da contrastare quanto più possibile la formazione delle alghe. Un valore ottimale di cloro che elimina la possibilità di formazione delle alghe è quello compreso tra 0.6 e 1 ppm: si tratta di un intervallo che va valutato anche a seconda della temperatura e del ph dell’acqua della piscina.
La flocculazione
Oltre al cloro, al misuratore di ph e all’anti-alghe, un altro tra i prodotti per piscina che non può mancare per garantire un corretto trattamento dell’acqua per piscina fuori terra è il flocculante per piscine. La flocculazione è un processo chimico che viene regolarmente inserito nei trattamenti per le acque delle piscine al fine di migliorarne la pulizia. Spesso, infatti, la sola filtrazione non è sufficiente a garantire la limpidezza delle acque, per cui si utilizza un flocculante piscina ossia un particolare sostanza chimica che porta all’agglomerazione di piccoli elementi in solidi più grandi e quindi, più facilmente catturabili dai filtri. Come per il cloro, anche nel caso dei flocculanti si può scegliere, a seconda delle esigenze o delle preferenze, tra prodotti in pastiglie o in altra forma, solitamente in forma liquida.
Per concludere
Bisogna sempre ricordare che tutti i trattamenti per le piscine fuori terra vanno effettuati in maniera regolare, per poter garantire sempre la massima pulizia e bellezza della propria piscina. Per avere la certezza di un utilizzo ottimale dei vari prodotti è importante leggere sempre con la massima attenzione tutte le indicazioni, in particolare quelle che sottolineano le quantità di prodotto da utilizzare a seconda dei metri cubici di acqua presenti nella piscina stessa e a seconda del tipo di acqua che si utilizza.